Pressione arteriosa - Luigi Rusconi
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COME, QUANDO E PERCHE’ MISURARE LA PRESSIONE ARTERIOSA.

 

AUTOMISURAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA.

Attendere almeno un’ora dopo fumo, alcool, caffè,  the, pasti pesanti, esercizio fisico.

Il paziente deve sedersi vicino ad un tavolo, comodamente appoggiato allo schienale della sedia e rilassarsi per almeno 5 minuti; non accavallare le gambe.

Il bracciale dello sfingmomanometro elettronico viene avvolto attorno al braccio (destro o sinistro indifferentemente a meno che il medico non abbia dato indicazioni specifiche) al di sopra della piega del gomito e mantenuto all’altezza del cuore.

Si sconsigliano gli apparecchi da polso perchè meno precisi.

Spingendo un solo tasto  il bracciale viene gonfiato e lentamente sgonfiato in modo automatico.

Sul monitor compaiono 1) il valore di pressione massima, 2) il valore di pressione minima, 3) la frequenza cardiaca.

Dopo 2 minuti circa, effettuare una seconda misurazione e trascrivere tutti i valori nell’apposito diario.

Il bracciale di misura standard è adatto per braccia con circonferenza al punto mediano compresa tra 27 e 34 cm. Al di sopra o al di sotto di questi valori, bisogna procurarsi bracciali di misura più grande o più piccola.

Si consiglia di consultare anche il sito www.pressionearteriosa.net

 

QUALI SONO I VALORI “NORMALI”

La pressione misurata a domicilio, per essere “normale” non dovrebbe superare i 135/85 di media.

Nell’ambulatorio del medico si tollerano anche valori fino a 140/90 di media perchè si tiene conto dello stato di tensione che coinvolge molti pazienti in quegli ambienti.

Ci sono condizioni cliniche (diabete mellito, insufficienza renale, altro) in cui sarebbero desiderabili valori inferiori, ma le recenti indicazioni internazionali affidano allo specialista la gestione di queste specifiche situazioni.

I valori sopra riportati sono valori medi, cioè media aritmetica di più misurazioni, e non fanno riferimento alla singola misurazione che può essere occasionalmente anche poco o molto superiore. In questi casi non si devono assumere farmaci aggiuntivi a quelli programmati (i farmaci a rapido effetto possono avere effetti collaterali anche gravi): è spesso sufficiente attendere la risoluzione dello stato d’ansia.

La pressione arteriosa, così come la frequenza cardiaca ed altri parametri fisiologici, risente dello stress, della tensione emotiva, della fatica fisica, del mancato riposo, di farmaci o sostanze stimolanti, e altro, per cui è fondamentale considerare le condizioni psico-fisiche del momento in cui viene misurata. Bisognerebbe evitare di misurarla in quei momenti e rinviare, o eventualmente riconsiderare una misurazione successiva in condizioni di maggiore tranquillità e rilassamento.

I valori della pressione arteriosa vanno comunque sempre trascritti nell’apposito diario, specificando lo stato emotivo, perchè il medico possa tenerli nel dovuto conto.

 

QUANDO

Su indicazione dello specialista le misurazioni vanno fatte:

  • All’inizio della terapia, in occasione di cambiamenti della terapia, o su specifica richiesta del medico: 2 volte al giorno (al mattino prima di assumere i farmaci e alla sera prima di cena e prima di assumere i farmaci) sempre con le modalità descritte sopra.
  • Se le condizioni sono stabili: 1-2 volte alla settimana o ogni 15 giorni, in orari diversi.

Vanno evitate misurazioni troppo frequenti che producono ansia e spesso aumento pressorio.